Lo statuto e il regolamento del Rotary Club Atessa

Le carte costituzionali del club

Lo statuto

Nel presente statuto, i seguenti termini hanno il significato indicato a lato, a meno che il contesto non indichi altrimenti:

  1.  Consiglio: Consiglio Direttivo del club.
  2.  Regolamento: regolamento del club.
  3. Consigliere: membro del Consiglio Direttivo.
  4. Socio: socio attivo del club.
  5.  RI: Rotary International.
  6. Club satellite: (se pertinente) potenziale club i cui soci
    possono essere affiliati a questo club.
  7. Anno: anno rotariano che inizia il 1° luglio.
Il nome di questa associazione è Rotary Club di ATESSA MEDIA VAL DI SANGRO (Membro del Rotary International).
Le finalità del club sono di perseguire lo Scopo del Rotary, realizzare progetti di servizio di successo in base alle cinque Vie d’azione, contribuire ad avanzare il Rotary rafforzandone l’effettivo, sostenendo la Fondazione Rotary e sviluppando dei dirigenti oltre il livello di club.
I limiti territoriali del club sono individuabili nelle zone della Valle del Sangro e di tutti i Comuni limitrofi.

Lo scopo del Rotary è di diffondere il valore del servire, motore propulsore di ogni attività e, in particolare esso si propone di:

  1.  Sviluppare relazioni amichevoli come opportunità per servire l’interesse generale;
  2.  Informare ai principi della più alta rettitudine l’attività etica e imprenditoriale, riconoscendo la dignità di ogni occupazione utile, e facendo sì che venga esercitata nella maniera più nobile, quale mezzo per servire la collettività;
  3.  Orientare l’attività privata, professionale e pubblica di ogni socio del club secondo l’ideale del servire;
  4. Propagare la comprensione reciproca, la cooperazione e la pace a livello internazionale mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli fra persone esercitanti diverse attività economiche e professionali, unite nel comune proposito e nella volontà di servire.

Le cinque Vie d’azione rappresentano il fondamento teorico e pratico della vita di questo club.

  1. L’Azione interna, prima Via d’azione rotariana, riguarda le attività che ogni socio deve intraprendere nell’ambito del club per assicurarne il buon funzionamento.
  2.  L’Azione professionale, seconda Via d’azione rotariana, ha lo scopo di promuovere l’osservanza di elevati princìpi morali nell’esercizio di ogni professione, riconoscere la dignità di ogni occupazione utile e diffondere il valore del servire, propulsore ideale di
    ogni attività. I soci sono chiamati a operare, sul piano personale e professionale, in conformità con i principi del Rotary e a prestare le proprie competenze professionali per progetti sviluppati dai club, per rispondere alle questioni più pressanti della collettività.
  3. L’Azione di interesse pubblico, terza Via d’azione rotariana, riguarda le iniziative intraprese dai soci, talvolta in collaborazione con altri, per migliorare la qualità della vita nel comune o nella località in cui si trova il club.
  4.  L’Azione internazionale, quarta Via d’azione rotariana, comprende le attività svolte dai soci per promuovere l’intesa, la tolleranza e la pace tra i popoli, favorendo l’incontro con persone di altri Paesi, con la loro cultura, le loro tradizioni, i loro problemi e le loro speranze, attraverso letture e scambi di corrispondenza, come pure tramite la cooperazione alle iniziative e ai progetti promossi dai club a favore di abitanti di altri Paesi.
  5. Azione per i giovani, quinta Via d’azione rotariana, riconosce l’impronta positiva lasciata nella vita dei ragazzi e dei giovani adulti dalle attività di sviluppo della leadership, dalla partecipazione a progetti di servizio locali e internazionali, e dagli scambi volti a promuovere la pace nel mondo e la comprensione tra le culture.
Il regolamento può includere norme o requisiti non in conformità con l’articolo 8, comma 1, articolo 12, e articolo 15, comma 4, di questo documento. Tali norme o requisiti dovranno sostituire le norme o requisiti di tali sezioni di questo statuto; tuttavia, un club deve riunirsi almeno due volte al mese.
  1.  Riunioni ordinarie(a) Giorno e orario. Il club si riunisce una volta alla settimana, nel giorno e all’ora indicati nel suo regolamento. L’assiduità può avvenire in persona, tramite una riunione online, oppure attraverso una connessione online per i soci la cui assiduità potrebbe altrimenti essere preclusa. Come alternativa, un club potrà organizzare una riunione ogni settimana o durante le settimane selezionate in precedenza, postando un’attività interattiva nel sito web del club. Si considera giorno della riunione quello in cui viene postata l’attività sul sito web del club. (b) Cambiamenti. Per validi motivi, il consiglio può rimandare una riunione ordinaria ad altra data (comunque precedente a quella della riunione successiva) o a un’altra ora dello stesso giorno, oppure ad una sede differente della riunione.(c) Cancellazione. Il consiglio può cancellare una riunione ordinaria se essa cade in un giorno di festa, comprese le festività comunemente osservate, o in caso di decesso di un socio, oppure in caso di eventi eccezionali (ad es. epidemie, disastri, eventi bellici). Il consiglio può cancellare al massimo quattro riunioni ordinarie all’anno per cause diverse da quelle sopra elencate, con un limite massimo di tre cancellazioni consecutive.(d) Riunione di club satellite (se pertinente) Se previsto dal regolamento, il club satellite si riunisce una volta alla settimana nel giorno e all’ora stabiliti dai suoi soci. La data e l’ora delle riunioni possono essere modificate secondo quanto stabilito al comma 1 (b) di questo articolo. Le riunioni del club satellite possono essere cancellate per le ragioni enumerate al comma 1 (c) di questo articolo. Le votazioni dovranno seguire le procedure previste dal regolamento
  2.  Assemblea annuale(a) Il regolamento stabilisce che l’assemblea annuale per l’elezione dei dirigenti avvenga non oltre il 31 dicembre.(b) L’assemblea annuale del club satellite (se pertinente)indetta allo scopo di eleggere i suoi dirigenti deve svolgersi prima del 31 dicembre.
  3.  Riunioni del Consiglio Direttivo. Il verbale scritto deve essere disponibile per tutte le riunioni. Il verbale sarà disponibile entro 60 giorni da ogni riunione indetta.
Il regolamento può includere norme o requisiti non in conformità con l’articolo 10, comma 2 e 4 – 8 di questo documento. Tali norme o requisiti sostituiscono le norme o requisiti di tali comma del documento costitutivo
  1.  Requisiti generali. Il club si compone di individui adulti di buona volontà e reputazione professionale, pronti a servire la propria comunità o le comunità di tutto il mondo.
  2.  Tipi di affiliazione. Il club ha due tipi di soci: attivi e onorari.
  3.  Soci attivi. Può essere ammesso come socio attivo del club chiunque sia in possesso dei requisiti indicati all’articolo 5, comma 2 dello statuto del Rotary International.
  4.  Affiliazione al club satellite. I soci del club satellite sono affiliati anche al club patrocinante sino al momento in cui il satellite non venga riconosciuto quale Rotary club dal Rotary International.
  5. Doppia affiliazione. Nessun individuo può avere simultaneamente un’affiliazione da socio attivo in questo e un altro club che non sia un club satellite dello stesso. Nessuno può essere simultaneamente socio attivo e socio onorario di questo club.
  6.  Soci onorari.(a)  Requisiti. Possono essere ammessi come soci onorari del club, per un periodo stabilito dal consiglio, individui che si siano distinti al servizio degli ideali rotariani. Tali individui possono essere soci onorari di più di un club.(b)  Diritti e privilegi. I soci onorari sono esenti dal pagamento della quota d’ammissione e delle quote sociali, non hanno diritto di voto, non possono ricoprire cariche all’interno del club e non rappresentano alcuna categoria, ma hanno il diritto di partecipare a tutte le riunioni e di godere di ogni altro privilegio. L’unico privilegio di cui i soci onorari godono presso un altro club è quello di poterlo visitare senza essere ospiti di un rotariano.
  7.  Titolari di cariche pubbliche. I soci che assumano una carica pubblica per un periodo limitato di tempo continueranno a rappresentare la categoria originale anziché quella della carica temporanea. Fanno eccezione alla regola le cariche giudiziarie e quelle presso istituzioni scolastiche di vario livello.
  8.  Impiego presso il Rotary International. Possono essere soci del club anche i dipendenti del RI

 

  1.  Provvedimenti generali.
    (a) Attività principale. Ogni socio attivo appartiene a una categoria in base alla sua attività professionale, imprenditoriale o di servizio sociale. La categoria è quella che descrive l’attività principale del socio o dell’impresa, società o ente di cui fa parte.
    (b) Rettifiche. Se le circostanze lo richiedono, il Consiglio Direttivo può rettificare o adattare la categoria di appartenenza di un socio. In tal caso, il socio deve essere informato della modifica e ha diritto a esprimere il proprio parere in proposito.
  2. Restrizioni. Il club non può ammettere un nuovo socio attivo in una categoria che sia già rappresentata da cinque o più soci, a meno che il club non abbia più di cinquanta soci, nel qual caso può ammettere un nuovo socio attivo in una categoria, purché il numero dei suoi rappresentanti non superi il 10 (dieci) percento dei soci attivi del club. I soci in pensione non possono essere inclusi nel numero totale di soci in una categoria. La categoria di appartenenza di un socio che si trasferisce o di un ex-socio di club, o Rotaractiano, oppure alumno (1) del Rotary, secondo quando definito dal Consiglio centrale del RI, non preclude l’elezione a socio attivo, anche se i risultati dell’elezioni nell’effettivo di un club, temporaneamente, superano le restrizioni di cui sopra. Il socio che cambi categoria può mantenere la propria affiliazione al club nella nuova categoria indipendentemente da queste restrizioni.
  1. Provvedimenti generali. Ogni socio è tenuto a partecipare alle riunioni ordinarie del club, o del club satellite se previsto dal regolamento; deve inoltre impegnarsi nei progetti di servizio e in altri eventi ed attività promossi dal club. Un socio è considerato presente a una riunione ordinaria se vi partecipa per almeno il 60% della sua durata o se, dovendo assentarsi improvvisamente dalla riunione, in seguito dimostra in maniera soddisfacente che l’assenza è dovuta a motivi validi, o ancora se recupera in uno dei modi seguenti:
    (a) Se entro quattordici giorni prima o dopo la riunione cui non può partecipare, il socio:
    (1) partecipa alla riunione ordinaria di un altro club, del club satellite di un altro club o di un club provvisorio per almeno il 60% della durata della riunione;
    (2) partecipa alla riunione ordinaria di un club Rotaract, di un club Interact o di un Gruppo rotariano comunitario, siano essi già stabiliti o provvisori;
    (3) partecipa al congresso internazionale del RI, al Consiglio di Legislazione, a un’assemblea internazionale, a un Istituto del Rotary indetto per i dirigenti in carica, emeriti ed entranti del RI, o a qualsiasi altra riunione convocata con l’approvazione del Consiglio centrale o del presidente del RI che agisca per conto del Consiglio centrale; a un congresso multi-zona del Rotary, alla riunione di una commissione del RI, a un congresso o a un’assemblea di formazione distrettuale, a una qualsiasi riunione distrettuale convocata dal Consiglio centrale del RI, alla riunione di una commissione distrettuale convocata dal governatore, o a una riunione intra- cittadina dei Rotary club regolarmente annunciata;
    (4) si presenta all’ora e nel luogo in cui avvengono di consueto le riunioni di un altro club, o del club satellite di un altro club, con l’intenzione di parteciparvi, ma non può perché la riunione non ha luogo;
    (5) partecipa a un progetto di servizio del club, o a un evento o incontro sponsorizzato dal club e autorizzato dal suo consiglio;(6) partecipa a una riunione del consiglio o, se autorizzato dal medesimo, alla riunione di una commissione di cui faccia parte; (7) partecipa tramite un sito web del club a un’attività interattiva che richieda almeno 30 minuti di partecipazione.Qualora un socio si trovi al di fuori del Paese in cui risiede per più di quattordici giorni, i limiti di tempo non sono imposti, così da permettere al socio di prendere parte, in qualsiasi momento, alle riunioni ordinarie di un club o di un club satellite nel Paese in cui si trova, che saranno considerate un valido recupero di quelle cui non ha potuto prender parte durante il soggiorno all’estero. (b) Se al momento della riunione, il socio si trova:(1) in viaggio verso o da una delle riunioni indicate allalettera (a) (3) del presente comma;(2) in servizio come dirigente, membro di una commissione del RI o amministratore della Fondazione Rotary;(3) in servizio come rappresentante speciale del governatore distrettuale in occasione della formazione di un nuovo club;(4) in viaggio per affari rotariani, in rappresentanza del RI; (5) direttamente e attivamente impegnato in un progetto di servizio sponsorizzato dal distretto, dal RI o dalla Fondazione Rotary in una zona remota in cui non esista la possibilità di compensare l’assenza; (6) impegnato in attività rotariane debitamente autorizzate dal consiglio, che non consentano la partecipazione alla riunione.
  2.  Assenze prolungate per trasferte di lavoro. Il socio che si trovi in trasferta dal Paese in cui risiede per un periodo di tempo prolungato può partecipare alle riunioni di un club locale, a seguito di accordo fra quest’ultimo e il proprio club.
  3.  Assenze giustificate. L’assenza di un socio si considera giustificata se:(a)Tale assenza si verifica in conformità con le condizioni e le circostanze approvate dal consiglio. Il consiglio può giustificare l’assenza di un socio per motivi che considera validi e sufficienti. Le assenze giustificate non devono protrarsi per più di dodici mesi; tuttavia tale periodo potrà essere prolungato per ragioni mediche dal Consiglio Direttivo del club. (b) Sommando l’età anagrafica agli anni di affiliazione, anche in più Club, si raggiunge la quota 85. Tale privilegio si concretizza previa comunicazione al Segretario.
  4.  Assenze dei dir alligenti del RI. L’assenza di un socio è giustificata se il socio è dirigente del RI o coniuge o compagno/a di un dirigente del RI.
  5. Registri delle presenze. Se il socio le cui assenze siano giustificate in base a quanto indicato al comma 3 (a) del presente articolo non frequenta una riunione, né il socio né la sua assenza sono considerati ai fini del computo delle presenze del club. Se il socio le cui assenze siano giustificate in base a quanto indicato ai commi 3 (b) e 4 del presente articolo frequenta una riunione di club, sia il socio sia la sua presenza sono considerati ai fini del computo delle presenze del club.

 

  1.  Organo direttivo. L’organo direttivo del club è il Consiglio Direttivo, costituito e composto in conformità al regolamento del club .
  2.  Autorità. L’autorità del consiglio si estende a tutti i dirigenti e alle commissioni e, se ha motivi validi, può dichiarare vacante una carica.
  3.  Decisioni del consiglio. Le decisioni del consiglio in merito a qualsiasi aspetto dell’attività del club hanno carattere definitivo e sono soggette solo ad appello del club. Tuttavia, nel caso in cui il consiglio decida di cessare l’affiliazione di un socio, l’interessato può, conformemente all’articolo 12, comma 6, fare appello al club, richiedere la mediazione o avvalersi della clausola arbitrale. In caso di appello, una decisione può essere annullata solo dal voto dei due terzi dei soci presenti a una riunione ordinaria in cui sia presente il numero legale dei partecipanti, purché l’appello sia stato comunicato dal segretario a ogni socio del club almeno cinque giorni prima della riunione. In caso di appello, la decisione del club ha valore definitivo.
  4.  Dirigenti. Sono dirigenti del club e membri del suo Consiglio Direttivo il presidente, il presidente uscente, il presidente eletto e il segretario, ed eventualmente uno o più vicepresidenti. Sono considerati dirigenti del club anche il tesoriere ed eventualmente il prefetto, i quali possono far parte del Consiglio Direttivo se il regolamento del club lo prevede. I dirigenti del club sono tenuti a partecipare regolarmente alle riunioni del club satellite.
  5.  Elezione dei dirigenti.

    1. (a)  Mandato dei dirigenti (presidente escluso). I dirigenti sono eletti in base a quanto stabilito dal regolamento del club e, tranne il presidente, entrano in carica il 1° luglio immediatamente successivo alla loro elezione e restano in carica per il periodo previsto per la stessa, o fino all’elezione e all’insediamento dei loro successori.
    2. (b)  Mandato presidenziale. Il presidente è eletto in base a quanto stabilito dal regolamento del club, non più di due anni e non meno di diciotto mesi prima del giorno in cui entra in carica. Il presidente designato assume l’incarico di presidente eletto il 1° luglio dell’anno immediatamente precedente a quello per cui è stato eletto presidente. Il mandato presidenziale ha inizio il 1° luglio e dura un anno oppure fino all’elezione e all’insediamento di un successore.
    3. (c) Requisiti. Tutti i dirigenti e i membri del consiglio devono essere soci in regola del club. Il candidato alla presidenza deve essere stato socio del club per almeno un anno prima della nomina a tale incarico, a meno che il governatore non ritenga giustificato un periodo inferiore. Il presidente entrante deve partecipare al seminario d’istruzione dei presidenti eletti e all’assemblea di formazione distrettuale, a meno che non ne sia dispensato dal governatore entrante. In tal caso, il presidente entrante deve inviare in sua vece un rappresentante del club incaricato di informarlo sui lavori. In caso non venga eseguita nessuna delle summenzionate procedure, il presidente entrante non può essere presidente del club. In questo caso, l’attuale presidente rimane in carica sino all’elezione di un successore che abbia partecipato al seminario d’istruzione dei presidenti eletti e all’assemblea di formazione distrettuale o che abbia ricevuto una formazione ritenuta sufficiente dal governatore eletto

       

  6. Gestione dei club satellite (se pertinente). Il club satellite opera nella stessa area geografica di questo club o in sua prossimità.
    (a) Supervisione. Il club satellite viene monitorato e sostenuto
    dal club nella misura ritenuta opportuna dal Consiglio
    Direttivo di quest’ultimo.
    (b) Consiglio Direttivo del club satellite. Il club satellite elegge
    annualmente tra i suoi soci il proprio Consiglio Direttivo a cui viene affidata l’amministrazione ordinaria. Il consiglio è composto dai dirigenti del club satellite e da quattro- sei altri soci, secondo quanto previsto dal regolamento. Ne fanno parte il suo presidente, il presidente uscente, il presidente eletto, il segretario e il tesoriere. Nell’occuparsi della gestione del club satellite e delle sue altre attività, il consiglio opera in conformità con le norme, i requisiti, le procedure e gli obiettivi del Rotary e sotto la guida del club patrocinante, sul quale o nell’ambito del quale non ha alcuna autorità.
    (c) Procedure di rendicontazione del club satellite. Il club satellite deve consegnare ogni anno, al presidente e al Consiglio Direttivo di codesto club, un resoconto sulla sua compagine sociale, sulle sue attività e sui programmi svolti, accompagnato dal bilancio assoggettato a revisione, in modo che tale documentazione possa essere inclusa nel rendiconto presentato annualmente dal club patrocinante ai suoi soci. Al club satellite potranno essere richiesti altri rapporti, se il club patrocinante lo riterrà necessario.
  7. Commissioni. Il club dovrà avere le seguenti commissioni: • Amministrazione del club
    • Effettivo
    • Immagine pubblica
    • Fondazione Rotary
    • Progetti d’azione.
    Se necessario, si potranno nominare ulteriori commissioni.

Ogni socio è tenuto a pagare una quota sociali annuali, come stabilito dal regolamento.

Ogni socio è tenuto a pagare una quota sociali annuali, come stabilito dal regolamento.

  1.  Durata. L’affiliazione al club dura fintanto che esiste il club, salvo cessazione secondo le disposizioni che seguono.
  2.  Cessazione automatica.
    (a) Requisiti. Un socio cessa automaticamente di far parte del club quando non soddisfa più i requisiti di appartenenza. Va però evidenziato che:
    (1) il consiglio può concedere a un socio che si trasferisca al di fuori della località in cui ha sede il club, un permesso speciale non superiore a un anno, per consentirgli di visitare un club nella località in cui si trasferisce e farsi conoscere, purché il socio continui a soddisfare tutti i requisiti di appartenenza al club;
    (2) il consiglio può consentire a un socio che si trasferisca al di fuori della località in cui ha sede il club di mantenerne l’affiliazione, purché il socio continui a soddisfare tutti i requisiti di appartenenza al club.
    (b) Riammissione. Un socio la cui affiliazione cessi per uno dei motivi esposti alla lettera (a) può presentare domanda di riammissione, mantenendo la categoria precedente o richiedendone una nuova, senza dover pagare una seconda quota di ammissione.
    (c) Cessazione dell’affiliazione come socio onorario. Un socio onorario cessa automaticamente di essere tale al termine del periodo stabilito dal consiglio per tale affiliazione. Il consiglio può tuttavia estendere detto periodo, come può anche revocare l’affiliazione onoraria in qualsiasi momento.
  3.  Cessazione per morosità.
    (a) Procedura. Un socio che non abbia pagato le quote dovute entro i trenta giorni successivi alla scadenza è invitato a versarle dal segretario mediante un sollecito scritto, inviato all’ultimo indirizzo noto. Se il pagamento non avviene entro 10 giorni dalla data del sollecito, il consiglio può, a propria discrezione, revocare l’affiliazione del socio.
    (b) Riammissione. Il consiglio può riammettere un socio che abbia perso l’affiliazione al club, previa domanda e pagamento di tutte le somme dovute. Nessun socio, tuttavia, può essere riammesso come socio attivo se la propria categoria è stata nel frattempo occupata (articolo 11, comma 2).
  4. Cessazione per assenza abituale.
    (a) Percentuali di assiduità. Un socio deve:
    (1) partecipare ad almeno il 50% delle riunioni ordinarie del
    club o del club satellite o impegnarsi in progetti, attività ed eventi promossi dal club per un minimo di didici ore in ciascun semestre, o raggiungere una combinazione equilibrata di queste due forme di partecipazione;
    (2) partecipare ad almeno il 30% delle riunioni ordinarie del club o del club satellite o impegnarsi in progetti, attività ed eventi promossi dal club in ciascun semestre (ne sono esonerati gli assistenti del governatore, secondo la definizione del Consiglio centrale).
    I soci che non soddisfano questi requisiti possono perdere l’affiliazione al club a meno che non siano dispensati dal consiglio per validi motivi.
    (b) Assenze consecutive. Un socio che risulti assente a quattro riunioni consecutive e che non sia dispensato dal consiglio per validi motivi o in base a quanto stabilito all’articolo 9, commi 3 o 4, deve essere informato dal consiglio che la sua assenza può essere interpretata come rinuncia all’affiliazione al club. Dopodiché il consiglio può, a maggioranza, revocare l’affiliazione.
  5. Cessazione per altri motivi.
    (a) Giusta causa. Il consiglio può, a una riunione convocata per l’occasione, revocare l’affiliazione di qualsiasi socio che non soddisfi più i requisiti richiesti per l’appartenenza al club, o per altri validi motivi, mediante il voto di almeno due terzi dei suoi membri presenti e votanti. I principi guida di tale riunione sono delineati nell’art. 7, comma 1, nella Prova delle quattro domande e negli elevati standard etici che si impegnano di mantenere i soci dei Rotary club.
    (b) Preavviso. Prima dell’intervento indicato al punto (a) del presente comma, il consiglio deve informare il socio delle proprie intenzioni, con un preavviso scritto di almeno dieci (10) giorni, dandogli la possibilità di rispondere per iscritto. Il socio ha inoltre diritto ad esporre di persona le proprie ragioni davanti al consiglio. Il preavviso va recapitato di persona o mediante raccomandata all’ultimo indirizzo noto del socio.
    (c) Sospensione della categoria. Una volta che il consiglio ha revocato l’affiliazione di un socio per i motivi esposti nel presente comma, il club non può ammettere un altro socio nella stessa categoria dell’ex socio fintanto che non sia scaduto il termine per proporre appello e non sia stata annunciata la decisione del club o degli arbitri. Questa disposizione non si applica se, dopo l’ammissione del nuovo socio e indipendentemente dall’esito dell’appello, il numero di soci appartenenti a tale categoria rientra comunque nei limiti consentiti.
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  6.  Diritto di appello o cessazione per decisione arbitrale.
    (a) Preavviso. Entro sette giorni dalla decisione del consiglio di revocare l’affiliazione, il segretario deve inviare al socio la comunicazione scritta della decisione. Il socio ha quindi quattordici giorni per comunicare per iscritto al segretario la propria intenzione di appellarsi al club o di richiedere una mediazione o arbitrato, come stabilito dall’articolo 16.
    (b) Riunione per la discussione sull’appello. In caso di appello, il consiglio decide la data della riunione ordinaria del club in cui questo va discusso, riunione che deve tenersi entro ventuno giorni dalla ricezione dell’appello. Ogni socio deve essere informato dell’argomento specifico della riunione con almeno cinque giorni di anticipo. A tale riunione sono ammessi solo i soci del club.
    (c) Mediazione o arbitrato. La procedura usata per la mediazione o l’arbitrato è quella indicata nell’articolo 19.
    (d) Appello. In caso di appello, la decisione del club ha carattere definitivo per tutte le parti e non è soggetta ad arbitrato.
    (e) Decisione arbitrale. In caso di arbitrato, la decisione degli arbitri o, se gli arbitri non raggiungono un accordo, del presidente del collegio arbitrale, ha carattere definitivo per tutte le parti e non è soggetta ad appello.
    (f) Mediazione non riuscita. Nel caso la mediazione non abbia successo, il socio può proporre appello al club o richiedere l’arbitrato secondo quanto indicato al punto (a).
  7.  Decisioni del consiglio. La decisione del consiglio diventa definitiva in mancanza di appello al club o di richiesta di arbitrato.
  8.  Dimissioni. Le dimissioni di un socio dal club devono essere comunicate per iscritto al presidente o al segretario, e sono accettate dal consiglio a condizione che il socio sia in regola con il pagamento delle somme spettanti al club.
  9.  Perdita dei diritti relativi al patrimonio sociale. Un socio che cessi, per qualsiasi motivo, di appartenere al club, perde ogni diritto sui fondi o altri beni appartenenti al club qualora, in conformità con le leggi locali, l’affiliazione al club comporti per i soci l’acquisizione di diritti sui fondi o su altri beni appartenenti al club.
  10.  Sospensione dal club. Indipendentemente da ogni altra disposizione prevista in questo statuto, se il consiglio ritiene che:
    (a) al socio siano state rivolte accuse fondate di violazione delle
    disposizioni dello statuto o di comportamento scorretto o
    tale da nuocere agli interessi del club;
    (b) le accuse, se comprovate, costituiscano giusta causa di
    revoca dell’affiliazione;
    (c) sia auspicabile comunque attendere la conclusione di
    un procedimento o evento giudicato indispensabile dal consiglio prima che si possa deliberare in merito alla revoca dell’affiliazione;
    (d) che sia nell’interesse del club che il socio venga sospeso temporaneamente, senza alcuna votazione in merito alla sua affiliazione, dalle riunioni e altre attività del club e da eventuali incarichi direttivi all’interno del club;
    (il consiglio) può, mediante un voto non meno dei due terzi del consiglio, sospendere temporaneamente il socio per un periodo ragionevole di tempo, che non superi 90 (novanta) giorni, e alle condizioni che il consiglio stesso ritiene necessarie. Il socio sospeso può presentare appello secondo l’articolo 15, comma 16. Durante la sospensione, il socio sospeso è esonerato temporaneamente dall’obbligo di frequenza alle riunioni. Prima del termine del periodo di sospensione, il consiglio deve procedere con la revoca dell’affiliazione per il Rotariano sospeso, oppure reintegrare il Rotariano sospeso al suo stato regolare.
  1. Argomenti appropriati. Il benessere generale della comunità locale, della nazione e del mondo interessa naturalmente i soci del club; ogni questione pubblica che abbia a che fare con tale benessere può essere oggetto di analisi e discussione alle riunioni del club, in modo che i soci possano farsene un’opinione personale. Ciò nonostante, il club non deve esprimere opinioni in merito a questioni pubbliche controverse.
  2. Neutralità. Il club non appoggia o raccomanda candidati a cariche pubbliche, né discute durante le sue riunioni i meriti o i demeriti di tali candidati.
  3.  Apoliticità.
    (a) Risoluzioni e giudizi. Il club non può adottare né diffondere risoluzioni o giudizi, né prendere decisioni in merito a questioni o problemi internazionali di natura politica.
    (b) Appelli. Il club non può rivolgere appelli a club, popoli o governi, né diffondere lettere, discorsi o programmi per la risoluzione di problemi internazionali specifici di natura politica .
  4.  Celebrazione delle origini del Rotary. La settimana in cui ricorre l’anniversario della fondazione del Rotary (23 febbraio) è stata designata Settimana della pace e della comprensione mondiale. Durante questa settimana, il club festeggia il servizio reso dal Rotary, riflette sui risultati conseguiti in passato e si concentra sui programmi intesi a promuovere la pace, la comprensione e la buona volontà nella comunità e nel resto del mondo.
  1.  Abbonamento obbligatorio. A meno che il club non sia stato dispensato dal Consiglio centrale dall’osservare gli obblighi stabiliti nel presente articolo in conformità con il regolamento del RI, ogni socio deve abbonarsi, per l’intera durata dell’affiliazione, alla rivista ufficiale del Rotary International o a una rivista rotariana approvata e prescritta
    per il club dal Consiglio centrale. Due rotariani residenti allo stesso indirizzo possono richiedere un unico abbonamento. L’abbonamento è pagato secondo le date stabilite dal consiglio per il pagamento delle quote pro-capite per la durata dell’affiliazione al club.
  2.  Riscossione. Il club ha il compito di riscuotere gli importi relativi agli abbonamenti dei soci per semestri anticipati e di trasmetterli alla segreteria generale del RI o all’ufficio della pubblicazione rotariana prescritta, in base a quanto stabilito dal Consiglio centrale.
Con il pagamento della quota di ammissione e delle quote sociali, il socio accetta i principi del Rotary, quali sono espressi nel suo scopo, e si impegna a osservare lo statuto e il regolamento di questo club e a esserne vincolato, e soltanto a tali condizioni ha diritto ai privilegi del club. Nessun socio può essere dispensato dall’osservanza dello statuto e del regolamento adducendo la scusa di non averne ricevuta copia.
Questo club deve adottare un regolamento che non sia in contrasto con lo statuto o il regolamento del RI, con le norme specifiche di una zona nel caso siano state determinate dal RI e con il presente statuto. Detto regolamento può incorporare provvedimenti supplementari e può essere emendato secondo le disposizioni in esso contenute.

L’uso del termine “posta”, in qualsiasi forma, derivazione e combinazione appaia nel presente statuto, implica l’uso sia della posta tradizionale che di quella elettronica (e-mail), quest’ultima intesa come mezzo per ridurre i costi e ottimizzare i tempi di risposta.

  1.  Modalità. Salvo per quanto stabilito al comma 2 di questo articolo, il presente statuto può essere emendato solo dal consiglio di legislazione nel modo stabilito dal regolamento del RI per l’emendamento del medesimo.
  2.  Emendamento degli articoli 2 e 4. Gli articoli 2 (Nome) e 4 (Limiti territoriali) del presente statuto possono essere emendati in qualunque riunione ordinaria del club alla quale sia presente il numero legale, mediante voto affermativo dei due terzi dei soci presenti e votanti, purché la proposta di emendamento sia stata comunicata per iscritto a tutti i soci e al governatore almeno dieci giorni prima della riunione, e purché tale emendamento sia sottoposto all’approvazione del Consiglio centrale del RI ed entri in vigore solo dopo tale approvazione. Il governatore può presentare al Consiglio centrale del RI la propria opinione in merito alla modifica proposta.
    Il presente Statuto è stato approvato dall’Assemblea dei soci in data 26 gennaio 2018 ed entra in vigore dai prossimi adempimenti.

Regolamento

  1.  Consiglio: il Consiglio Direttivo del club.
  2.  Consigliere: un membro del Consiglio Direttivo del club.
  3.  Socio: un socio del club, diverso da un socio onorario.
  4. Numero legale: il numero minimo di partecipanti, che
    devono essere presenti per le votazioni: un terzo dei soci del club per decisioni relative al club e la maggioranza del Consiglio Direttivo del club per le decisioni relative al Consiglio Direttivo del club.
  5. RI: il Rotary International.
  6. Anno: l’anno rotariano che inizia il 1° luglio e termine il
    successivo 30 giugno.
  7. Socio onorario: Persona ammessa a titolo onorario in virtù
    dei risultati conseguiti al servizio degli ideali del Rotary. Il socio onorario è dispensato dal pagamento di quote sociali, non ha diritto di voto né può ricoprire una carica ufficiale all’interno del club. Può, tuttavia, partecipare a tutte le riunioni e godere di ogni altro privilegio.
  8. Dirigenti: L’insieme dei componenti il Consiglio Direttivo.
L’organo amministrativo di questo club è il Consiglio Direttivo composto dal presidente, dal presidente uscente, dal presidente eletto, da un numero minimo di cinque consiglieri. Fanno parte, altresì, del Consiglio Direttivo il Prefetto, il Segretario e il Tesoriere e il vicepresidente (2) nominati dal Presidente anche tra i non eletti (3). Nel caso in cui la nomina delle suddette cariche ricada su un consigliere eletto questo decadrà dalla rispettiva carica. L’Addetto all’Inventario e l’Addetto alla Comunicazione, nominati dal Consiglio Direttivo e portati a conoscenza dei soci, partecipano alle sedute del Direttivo con funzioni di organo consultivo. Tutte le cariche devono essere definite tra il mese di gennaio e il mese di marzo dell’anno precedente a quello in cui entrano in carica.
  1. SEZIONE 1 – Entro il 31 dicembre di ogni anno, il Presidente in carica avvia la consultazione dei soci in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 1o dello Statuto, invitandoli a presentare le proprie candidature.
    All’Assemblea verrà presentata una scheda contenente nella prima parte i nominativi dei candidati a Presidente e nella seconda parte tutti gli altri nominativi eleggibili a consigliere.
    2. Possono essere nominati più vicepresidenti. In tal caso occorre indicare il Vicario.
    3. Per le cariche di Segretario e di Tesoriere si consiglia una durata pluriennale.
    In relazione ai candidati proposti dovrà essere tenuto in considerazione, oltre al possesso dei requisiti previsti dallo statuto anche, ove attinente, la frequenza, le iniziative proposte, la collaborazione attiva nella realizzazione delle iniziative del Club, le esperienze di segretario o di tesoriere, eventuali altri requisiti posseduti e segnalati dal candidato stesso.
    In mancanza di candidature spontanee, la Commissione avrà il compito di individuare il socio o i soci, che rispondono ai requisiti sopra elencati per la carica del Presidente.
  2. SEZIONE 2 – Per il numero legale è prevista la facoltà di rilascio della delega ad altro socio, che non può riceverne più di una, purché avvenga per iscritto e recapitata al socio delegato, anche a mezzo posta elettronica.
  3. SEZIONE 3 – La durata del mandato dei nuovi eletti é di un anno rotariano.
    L’Addetto all’Inventario e l’addetto alla Comunicazione hanno la durata minima di due anni, rinnovabili. I suddetti addetti possono nominare dei “vice”, scegliendo tra i soci che hanno relativa esperienza e portati a conoscenza del Consiglio Direttivo e di tutti i soci.
    Tutti gli eletti e i nominati, compreso il presidente, collaborano con il subentrante con finalità di formazione ai compiti da svolgere, mentre gli addetti decaduti hanno l’obbligo di collaborare con l’addetto in carica.
    I consiglieri decaduti per qualsiasi motivo saranno sostituiti dal Consiglio Direttivo sulla base dei risultati delle ultime elezioni. In assenza di nominativi non eletti si provvederà a nuove elezione dei sostituti dall’Assemblea.
  1. Sezione 1 — Il Presidente ha il compito di presiedere le riunioni del club e del Consiglio Direttivo.
  2. Sezione 2 — Il Presidente precedente ricopre l’incarico di consigliere.
  3. Sezione 3 — Il Presidente eletto si prepara ad assumere il suo mandato di un anno e ricopre l’incarico di consigliere.
  4. Sezione 4 — Il vice-presidente presiede le riunioni del club e del Consiglio Direttivo in assenza del presidente.
  5. Sezione 5 — Il consigliere partecipa alle riunioni del club e del Consiglio Direttivo.
  6. Sezione 6 — Il Segretario ha il compito di tenere aggiornato l’albo dei soci; registrare le presenze alle riunioni; diramare le convocazioni alle riunioni del club, del Consiglio Direttivo e delle commissioni; redigere e conservare i verbali di tali riunioni; compilare i rapporti richiesti dal RI, inclusi i rapporti semestrali al 1° luglio e al 1° gennaio di ogni anno, come pure
    i rapporti parziali al 1° ottobre e al 1° aprile per ogni socio attivo ammesso dopo l’inizio del semestre luglio-dicembre o gennaio-giugno; compilare i rapporti sui mutamenti della compagine dei soci; fornire il rapporto mensile di assiduità, da trasmettere al governatore distrettuale entro i 15 (quindici) giorni successivi all’ultima riunione del mese; trasmettere al RI l’importo relativo agli abbonamenti alla rivista ufficiale. Si rinvia, comunque, alle disposizioni diramate da Distretto di volta in volta .
  7. Sezione 7 — Il tesoriere ha il compito di custodire i fondi, dando rendiconto al club ogni anno e in qualsiasi altro momento gli venga richiesto dal consiglio e di svolgere le altre mansioni connesse al suo incarico. Al termine dell’incarico, il tesoriere deve consegnare al tesoriere entrante o al presidente tutti i fondi, i libri contabili o qualsiasi altro bene del club inerente alla mansione.
  8. Sezione 8 — Il prefetto ha il compito di mantenere l’ordine nel corso delle riunioni del club. Svolge le mansioni normalmente connesse con questo incarico e altre eventualmente decise dal residente o dal Consiglio Direttivo. Il Prefetto, quale maestro delle cerimonie, è responsabile delle pubbliche relazioni specialmente quelle all’interno del Club. Provvede all’accoglienza degli Ospiti, alla segnalazione del loro nominativo al Presidente e, in collaborazione con il Segretario, alla consegna delle cartoline di presenza ai rotariani visitatori; controlla che il tavolo della presidenza sia completo invitando, se necessario, i Soci ad occupare i posti rimasti vuoti. È responsabile della attrezzatura tecnica: microfono funzionante, apparecchiatura per consentire l’ascolto degli inni e quanto altro occorrente. Nel corso delle riunioni sovrintende allo svolgimento del servizio interessandosi che i soci e gli ospiti si trovino a proprio agio. Recepisce critiche e proposte per migliorare il servizio e cerca di assecondare particolari esigenze di menù che alcuni soci od ospiti possano avere. In caso di presenza di rotariani stranieri in visita al Club, si attiverà per affiancarli a soci che ne conoscano la lingua allo scopo di metterli a loro agio. In occasione di serate importanti il Prefetto provvede, se ne ricorre l’opportunità, per un servizio fotografico e nei convegni o manifestazioni di rilievo per la registrazione degli interventi anche ai fini della preparazione di un servizio stampa e/o degli atti.
  9. Sezione 9 – L’addetto all’inventario ha il compito di monitorare, classificare, descrivere e conservare i beni appartenenti al Club, con una indicazione del valore originale ovvero del più approssimato possibile di ciascun bene.
  10. Sezione 10 – L’addetto alla comunicazione (sia interna che esterna) si adopera anche per promuovere e diffondere, nel territorio di operatività, l’identità del Club, per quanto concerne, la storia, la mission, gli obiettivi, i valori e gli aspetti caratteristici e distintivi e le iniziative effettuate.
  1. Sezione 1 — La riunione settimanale del club si tiene il giorno di martedì, nelle ore serali, salvo diverse indicazioni del Presidente.
  2. Sezione 2 — Le riunioni ordinarie del Consiglio Direttivo si svolgono una volta al mese.
  3. Sezione 3 — Sono previste, in genere, altre due riunioni “di caminetto”, quali riunioni straordinarie, che si tengono sempre nel giorno di cui alla Sezione 1.
  4. Sezione 4 – Una delle previste riunioni straordinarie può essere dedicata alla conviviale o alle riunioni delle Commissioni, operanti sia nel corrente che nel prossimo anno rotariano.
  5. Sezione 5 – Ordine del giorno delle riunioni.
    Si consiglia adottare la seguente procedura nello svolgimento delle riunioni. Apertura.
    Presentazione degli ospiti.
    Comunicazioni, avvisi e informazioni rotariane. Eventuali relazioni delle commissioni. Eventuali argomenti non esauriti.
    Nuovi argomenti.
    Relazione o presentazione in programma. Chiusura.

    In riferimento al punto 3) dell’articolo 8 dello statuto, le deliberazioni saranno riportate in un libro delle adunanze e deliberazioni del Consiglio Direttivo, che è tenuto e conservato dal Segretario in carica o da un Past Segretario disponibile, il cui contenuto, ove possibile, è portato a conoscenza dei presenti in ogni seduta successiva. Il verbale può anche essere redatto in forma sintetica, purché sia esaustiva di quanto deliberato.

Le quote annuali del club sono determinate dal Consiglio Direttivo e rimangono in vigore fino a variazioni. Le quote vengono pagate in rate trimestrali a mezzo rilascio da parte di ogni socio, di delega di addebito sul proprio conto corrente. I versamenti integrativi, se in contanti, devono essere effettuate entro il giorno 10 del primo mese del relativo trimestre. La quota sociale annua comprende le quote individuali destinate al Rotary International, l’abbonamento annuale a The Rotariano alla rivista regionale del RI, le quote individuali destinate al distretto, i contributi al club e altri eventuali contributi individuali richiesti dal RI o dal distretto, come da deliberazione del Direttivo. La quota di ammissione è stabilita dal Consiglio Direttivo in carica.
Tutte le votazioni, ad eccezione di quelle relative all’elezione di dirigenti e consiglieri, devono essere effettuate in modo palese (a viva voce o per alzata di mano). Il consiglio può tuttavia disporre che determinate decisioni siano prese a scrutinio segreto.

Il Consiglio Direttivo, oltre alle commissioni previste nell’articolo 13, punto 7 dello statuto, può istituirne altre secondo le esigenze contingenti del Club.
Si sottolinea che la Commissione “Programmi” deve fare in modo che i progetti per l’anno sociale si svolgano nella sfera dell’azione professionale, dell’azione d’interesse pubblico e dell’azione internazionale.

  1. Sezione 1 — Ciascuna Commissione deve avere un mandato specifico, obiettivi chiaramente delineati e un piano d’azione che deve essere stabilito all’inizio del mandato e svolgere le mansioni
    assegnatele senza prendere iniziative prima di aver presentato in merito una relazione al Consiglio Direttivo e di averne ricevuta l’approvazione. Il presidente della commissione (preferibilmente un socio che abbia maturato esperienza come membro della commissione) è responsabile del regolare andamento e delle attività della commissione, deve controllarne e coordinarne i lavori e deve comunicare al consiglio le attività svolte.
  2. Sezione 2 — Il presidente in carica è membro di diritto di tutte le commissioni e, come tale, gode di tutti i diritti derivanti da tale partecipazione.
  3. Sezione 3 — Il presidente nominato, il presidente in carica e il Past Presidente del club devono collaborare per assicurarne la continuità amministrativa e di fattibilità dei compiti affidati alle Commissioni.
  4. Sezione 4 – Il Presidente nominato, di concerto con il Consiglio Direttivo in carica, entro il mese di ottobre di ciascun anno, analizza la situazione corrente e ne apporta le dovute variazioni in relazione alle finalità previste.
  1. Sezione 1 — Prima dell’inizio di ogni anno sociale, il consiglio deve presentare un bilancio di previsione delle entrate e delle spese previste per l’anno in questione.
  2. Sezione 2 — Il tesoriere deve depositare tutti i fondi del club, salvo piccole somme per le necessità immediate, nella banca o nelle banche designate dal Consiglio. I fondi devono essere divisi in due parti: una riguardante la gestione del club e una riguardante i progetti di servizio.
  3. Sezione 3 — Tutte le fatture devono essere pagate dal tesoriere o da altri dirigenti autorizzati dal Consiglio con l’approvazione di due dirigenti.
  4. Sezione 4 — Una volta all’anno la contabilità del club deve essere sottoposta a revisione contabile da parte di una persona qualificata, scelta dall’assemblea in una riunione prima della fine dell’anno rotariano.
  5. Sezione 5 — Il bilancio consultivo del club deve essere presentato a fine anno ai suoi soci, comprensivo della relazione del revisore.
  6. Sezione 6 — L’anno sociale del club decorre dal 1° luglio al 30 giugno.

Il nome di un potenziale socio viene proposto al consiglio per affiliazione da un socio attivo del club. Un socio proveniente da un altro club può essere proposto come socio attivo dal club di provenienza.

  1. Sezione 1 – È opportuno che prima della ufficialità della proposta si proceda secondo le successive raccomandazioni.
    Il nome di un potenziale socio va comunicato per iscritto al Consiglio Direttivo che da mandato all’apposita Commissione (4) perché esprima il proprio parere.
    4. Leggasi Commissione Effettivo se non nominata apposita commissione. La proposta deve essere trattata con la massima riservatezza, eccetto quanto disposto in questa procedura. Al fine di dare la possibilità ai soci attivi di conoscere il potenziale socio, é opportuno che questi sia invitato a partecipare alle conviviali e alle manifestazioni del club prima che il socio proponente ne faccia formale comunicazione (5) . Il socio proponente assume la veste di “Mentor” che ha il compito, come previsto dalla guida all’orientamento del nuovo socio, di: Monitorare il livello di comfort e di partecipazione del nuovo socio mediante incontri personali periodici; Accompagnare occasionalmente il nuovo socio alle riunioni del club; Presentare il nuovo venuto ad altri soci del club. In momenti opportuni il Mentor deve informare il candidato sugli obiettivi del Rotary e sulle azioni svolte dai club, in genere, deve assicurarsi che il nuovo socio comprenda chiaramente tutte le regole del nostro club, incluso l’obbligo di frequenza alle riunioni e gli obblighi finanziari. La Commissione deve assicurarsi che il proposto abbia tutti i requisiti per essere ammesso a socio come stabiliti dallo statuto tipo del Rotary club in materia di categorie e ammissione e relazionare al Consiglio entro 30 giorni. Se la decisione del Consiglio è favorevole nella successiva lettera mensile il Presidente informerà tutti i soci iscritti dando loro quindici giorni per eventuali osservazioni o obiezioni che motivano la mancanza dei requisiti previsti ad un rotariano. Qualora fossero presentate obiezioni, il Consiglio deve esprimersi al riguardo nella riunione successiva, assumendo il principio basilare che la candidatura è da ritenere respinta, salvo evidenti motivazioni di erronea identificazione o altri motivi da accertare. 5. Sirinviaallaguidaallosviluppodell’effettivo(Capitolo3–Requisiti dell’ammissione) che precisa: “Una selezione accurata accresce il potenziale di conservazione del Club e riafferma il valore del reclutamento” dopo aver affermato che “L’individuazione e la selezione di soci QUALIFICATI costituiscono le fasi di un processo di reclutamento valido ed efficace”. Il socio proponente (ciò vale per qualsiasi socio) deve astenersi dal proporre ad eventuali potenziali soci di entrare nel Club o a promettere che tramite il suo intervento sarà sicura la sua ammissione prima che il Consiglio abbia deliberato in merito (si evita, così, anche “l’imbarazzo” di giustificare l’eventuale non ammissione).6. Consigliabile una riunione cui intervengano, oltre al mentor, il Presidente in carica (o un suo delegato Past), l’addetto alla informazione e formazione, il segretario e il tesoriere. 6. Consigliabile una riunione cui intervengano, oltre al mentor, il Presidente in carica (o un suo delegato Past), l’addetto alla informazione e formazione, il segretario e il tesoriere. Nel caso il Consiglio delibera l’ammissione del candidato, il Presidente incarica il Mentor di illustrare più approfonditamente la vita del club e di mettere in evidenza non solo i pregi dell’appartenenza, ma anche le responsabilità derivanti dall’ammissione (6), dopodiché il candidato è invitato a firmare il modulo di iscrizione e a fornire i propri dati e la categoria proposta perché siano comunicati al club insieme ad un breve curriculum e alla tassa di ammissione deliberata dal Consiglio. Dopo l’ammissione, il presidente del club provvede alla presentazione del nuovo socio al resto del club, e alla consegna del materiale informativo sul Rotary.
  2. Sezione 2 – Soci onorari. Si fa riferimento a quanto stabilito al punto 6 dell’articolo 10 dello statuto del club con la precisazione che l’ammissione è a tempo indeterminato, salvo revoca da parte del Consiglio Direttivo in carica. Il socio che si trova nelle condizioni previste può avanzare richiesta scritta al Consiglio Direttivo dichiarando anche la sua disponibilità alla frequenza regolare.
  3. Sezione 3 – Risoluzioni, I soci del club non possono prendere in considerazione nessuna risoluzione o mozione vincolante che non sia stata prima approvata dal Consiglio Direttivo. Tali risoluzioni o mozioni, se presentate ad una riunione del club, sono deferite al Consiglio senza discussione.
  4. Sezione 4 – Dispense. Oltre a quanto previsto dallo statuto all’Art. 15 – Durata dell’affiliazione, comma 2, – i soci che presentino al Consiglio una domanda scritta, motivata da ragioni valide e sufficienti, possono ottenere un permesso che li dispensi dall’obbligo di partecipare alle riunioni del club per un determinato periodo di tempo, fermo restante tutti gli obblighi previsti per l’appartenenza al RI.
  5. Sezione 5 – Dimissioni. Il socio che per qualsiasi motivo è costretto a dimettersi da socio attivo può presentare al Consiglio Direttivo, come previsto dallo statuto all’articolo 15, comma 2, lettera b), domanda di riammissione, mantenendo la categoria precedente o richiedendone una nuova, senza dover pagare una seconda quota di ammissione.
Questo Regolamento può essere emendato nel corso di una qualsiasi riunione ordinaria del club. La modifica dello statuto del club richiede l’invio di una comunicazione scritta a ciascun membro 10 giorni prima della riunione, la presenza del quorum per il voto, e i due terzi dei voti a sostegno del cambiamento. Le modifiche a questo regolamento devono essere conformi con lo Statuto tipo del Rotary club, lo Statuto del Rotary International, il Regolamento del Rotary International, e con il Code of Policies del Rotary. Il presente regolamento è stato approvato dall’Assemblea dei soci in data 26 gennaio 2018 ed entra in vigore dai prossimi adempimenti.

Altri indirizzi programmatici

Organizzazione delle assemblee

Le assemblee dei club consentono ai soci di mantenersi aggiornati e di sentirsi coinvolti nella vita associativa, nel corso dell’anno avremo almeno quelle relativi a principali eventi istituzionali quali:

  • Luglio – approvazione bilancio preventivo;
  • Ottobre – visita del Governatore;
  • Dicembre – elezione presidente e direttivo incoming,
    verifica andamento del programma annuale, approvazione del consuntivo;
  • Febbraio – espressione di voto per la Governatore per l’anno 2022/2023

Comunicazione interna

La comunicazione all’interno del club permette di far conoscere a tutti i soci le attività in corso ed a creare maggiori opportunità di coinvolgimento. Verranno utilizzate diverse forme e metodologie:

  • Riunioni di club, esse saranno il canale maestro della comunicazione interna e saranno strutturate in modo da creare gli opportuni spazi operativi alle diverse iniziative del club e dei soci, pertanto la struttura tipo del mese sarà:
    – Due caminetti mensili
    – Un incontro bimensile
    autonomamente
    – Un incontro bimensile o
    per le commissioni e/o
    trimestrale di formazione (incontro, condivisione, riflessione contestualizzazione,
    ecc.),
    – Una Conviviale o altro evento socio culturale mensile;
    per le riunioni di club verranno anche introdotte le nuove tecnologie (Skype, Streaming, Video chiamate e altro) al fine di consentire la partecipazione anche a coloro che fossero fisicamente impossibilitati;
  • Lettera del Presidente, essa redatta mensilmente dal Presidente provvede ad aggiornare sulle attività del club e su quelle del distretto nonché sulle novità a livello nazionale ed internazionale;
  • Social, in linea con le evoluzioni verranno anche utilizzate le più comuni piattaforme social per la loro tempestività.

Sono altresì importanti le comunicazioni tra il Presidente e l’Assistente del governatore e delle Commissioni con le omologhe Commissioni distrettuali, per le quali verrà prestata un’attenzione particolare.

Continuità di leadership

La continuità nella gestione del club e dei progetti di servizio garantisce una maggior efficienza, la coordinazione programmatica fra i tre Presidenti (incoming, in carica e past) garantisce continuità all’azione ed alla sua efficacia. Lo stesso avviene nelle Commissioni dove la rotazione riguarda un solo membro per anno, per cui un socio rimane nella stessa commissione per almeno tre anni.


Azione di affiatamento

È importante stimolare l’affiatamento attraverso una serie di iniziative (riunioni su temi di interesse generale, gite, escursioni, feste, conviviali) in cui si rafforzi l’amicizia e lo spirito di corpo. È bene che a queste iniziative partecipino anche i familiari per evitare che la vita di club possa essere motivo di divisione e non di unione.


Azione di Formazione

È di fondamentale importanza la formazione dei nuovi soci con riunioni dedicate e l’aggiornamento continuo di tutti i soci, dirigenti compresi, mediante la partecipazione alle manifestazioni distrettuali, Assemblea, Congresso, SIPE, Seminari di formazione ecc.
A tale scopo vengono introdotti nel programma/calendario una serie di incontri che vogliono essere, un momento di confronto e di riflessione fra i soci, sui valori fondamentali del Rotary e la loro contestualizzazione e/o declinazione nella società in cui viviamo


CONCLUSIONI

Credo che diventare Presidenti di un Club Rotary sia un grande onore e al contempo un grande impegno; siamo chiamati a dare il meglio di noi stessi e tutto ciò che di buono possiamo offrire agli altri senza secondi fini e senza ritorni personali. È per me un orgoglio essere qui oggi a ricoprire questa carica e sono sicura che insieme a tutti i miei soci faremo un anno intento a SERVIRE PER CAMBIARE VITE

Con affetto, amicizia e sincerità rotariana Annalisa